Al convegno di SEAC e Confcommercio Trentino nomi illustri per analizzare la bozza di legge di bilancio e conoscere in anteprima le novità 2025 in materia fiscale e del lavoro. Tra i relatori, Maurizio Leo: “Cpb: soddisfatti per aver fatto uscire dalla zona ombra i soggetti Isa”.
Sala piena in auditorium Ivo Perini di Trento per il convegno “Fisco e lavoro verso il 2025”, organizzato il 13 dicembre 2024 da SEAC e Confcommercio Trentino per parlare delle novità legate alla legge di bilancio e alla riforma fiscale.
All’incontro hanno preso parte numerosi rappresentanti di Confcommercio di tutta Italia, che hanno sfidato la giornata di scioperi dei trasporti per incontrarsi e fare il punto sulle novità imminenti e di prospettiva legate alle numerose novità sul tavolo.
A discuterne, presenze importanti: il viceministro per l’Economia e Finanze Maurizio Leo, Gianfranco Ferranti, Matteo Migazzi, Gabriele Sepio e Gianpaolo Sbaraglia, con la moderazione di Vincenzo De Luca.
A fare gli onori di casa il presidente di SAEC e di Confcommercio Trentino Gianni Bort e il direttore di SEAC Franco Cova che ha così salutato la platea: “Crediamo molto nell’importanza di incontrarsi e fare il punto sulle sfide in corso per le realtà economiche legate agli scenari di cambiamento, facendo leva sulle competenze che SEAC può offrire in termini di conoscenza e organizzazione”.
Ha moderato l’incontro Vincenzo De Luca, responsabile fiscale di Confcommercio Imprese per l’Italia, che ha portato al dibattito la sua esperienza nei tavoli di lavoro per la riforma fiscale e ha fatto il punto sul concordato preventivo biennale: “Hanno aderito 522.000 partite Iva, di cui oltre 400.000 soggetti Isa. Non va visto come un insuccesso ma come un percorso culturale: il Cpb è una mano tesa verso i soggetti del nostro sistema”.
Gianfranco Ferranti, direttore scientifico di SEAC Cefor e professore ordinario della Scuola Nazionale dell’Amministrazione, oltre che coordinatore delle commissioni IRPEF e IRES del Comitato tecnico per la riforma tributaria, ha analizzato l’ampia gamma di novità in arrivo sul reddito d’impresa, sulla riforma del lavoro autonomo e il percorso di avvicinamento fra reddito d’impresa e risultato del bilancio.
Molto atteso l’intervento di Maurizio Leo, viceministro per l’Economia e Finanze, che si è collegato dalla sede del ministero: “Sono giorni molto frenetici e stiamo lavorando per affinare gli emendamenti alla legge di bilancio, che per il mondo delle imprese vanno in direzione di quanto è contenuto nella legge delega”. Nelle sue parole, la prospettiva per l’anno in arrivo: “Il 2025 sarà un anno di riordino della materia: stiamo varando il 14° decreto legislativo, e siamo convinti dell’importanza di avere dei testi unici compilativi, con la prospettiva un domani di approdare a un vero e proprio codice tributario. Se le risorse lo consentiranno, puntiamo anche a rivedere la tassazione delle persone fisiche, per andare incontro al ceto medio”. Soddisfazione per il percorso del concordato preventivo biennale: “L’aspetto più rilevante è stato fare uscire dalla zona ombra i soggetti Isa portandoli ad un livello fisiologico di reddito”.
Gianpaolo Sbaraglia, avvocato tributarista e membro del Comitato tecnico scientifico di SEAC, ha illustrato le novità che verranno applicate nel 2025, dalle modifiche ai fringe benefit ai premi di produttività fino alle nuove modalità in arrivo per il rimborso spese per trasferte.
Matteo Migazzi, dottore commercialista e docente presso la Guardia di Finanza e la Scuola Nazionale dell’Amministrazione, si è occupato delle nuove regole introdotte dal Codice della Crisi d’impresa. A concludere i lavori, Gabriele Sepio, avvocato tributarista e già docente di diritto tributario presso l’Accademia della Guardia di Finanza, tra i massimi esperti in materia di enti non commerciali, ha illustrato il nuovo regime IVA che toccherà tutti gli enti associativi a partire dal primo gennaio 2025.