La formazione sulla sicurezza
Solo nel primo bimestre del 2022, le denunce di infortunio inviate all’INAIL sono state 121.994 (con un aumento del 47,6% rispetto allo stesso periodo del 2021); di questi, 114 con esito mortale (+9,6%). Come cambierebbe il nostro modo di lavorare se si conoscessero effettivamente le procedure per migliorare il proprio ambiente e per mettere in atto le necessarie misure di prevenzione?
Una corretta formazione e informazione in ambito Sicurezza, Primo soccorso e Antincendio permetterebbe di evitare incidenti sul posto di lavoro, di saper gestire l’eventuale malore di un collega e di non perdere il controllo durante un evento di pericolo, mettendo in sicurezza se stessi e gli altri.
Eppure i corsi di formazione che riguardano la sicurezza sono spesso considerati come un obbligo inutile, un peso e vengono associati come un collega non disponibile e una risorsa occupata, pur essendo di fondamentale importanza per il lavoro, qualsiasi esso sia. Inoltre sono in aumento le patologie di origine professionale denunciate, che sono state 8.080 nel primo bimestre 2022 (+3,6% rispetto allo stesso periodo del 2021).
Quanto potrebbe migliorare nel complesso la nostra vita se venissero messi in pratica i suggerimenti che vengono proposti durante le lezioni?
Come ente di formazione, ci interroghiamo sulle modalità in cui la formazione possa essere considerata di valore: quali sono le caratteristiche che possiamo controllare e che possono permettere ai lavoratori di essere informati e formati senza che la formazione venga considerata come un peso?
L’esperienza sul campo
Per rispondere a questa domanda, prendiamo come esempio un corso che è stato un successo in termini di soddisfazione dei partecipanti ed un’esperienza positiva a livello di formazione.
In collaborazione con Ebter Trentino, è stato organizzato un corso sul BLS-D (Basic Life Support- early Defibrillation, supporto di base delle funzioni vitali e defibrillazione precoce) tenuto da Rosso Cuore, un ente di formazione specializzato in corsi di Primo soccorso. Il corso si è svolto internamente per i dipendenti del gruppo SEAC e sono state organizzate 5 sessioni di un massimo di 6 partecipanti per edizione.
La partecipazione al corso è stata su base volontaria e la formazione, di tipo pratico, aveva come obiettivo quello di acquisire le competenze di base per sapersi muovere nelle situazioni di vera emergenza. La parte teorica iniziale è stata molto coinvolgente e ricca di riferimenti pratici e concreti. Pur essendo delle tematiche fuori dalle competenze dei partecipanti, il docente ha saputo coinvolgere le persone durante tutte le 5 ore di formazione.
Per i partecipanti, il corso è stato intenso, ricco e molto piacevole: la possibilità di potersi esercitare costantemente sulle procedure, grazie al numero ridotto dei partecipanti, ha permesso da una parte di sentirsi sempre coinvolti e dall’altra di ripetere i movimenti in maniera standardizzata e dettagliata, con l’obiettivo di renderli talmente meccanici da non doverci pensare in caso di azione.
Il nostro impegno
Questa ed altre esperienze ci insegnano come la risposta per una formazione di qualità stia nel collegamento con la quotidianità, un docente che sappia coinvolgere e un metodo che permetta di interiorizzare le procedure e i concetti.
Come ente accreditato possiamo erogare corsi in presenza a catalogo, corsi personalizzati aziendali, con la parte teorica anche a distanza, ed e-learning per ottemperare alle normative di salute e sicurezza sui luoghi di lavoro.
Il nostro obiettivo è rendere più lieve ed efficace la formazione e l’autoformazione.
Attraverso una scelta attenta dei docenti, soprattutto per i corsi aziendali, promuoviamo una formazione che vada oltre l’obbligo: mettiamo a conoscenza i docenti sulla situazione dell’azienda-cliente in modo che ci sia una customizzazione nelle modalità di erogazione e nella scelta dei contenuti più in linea con l’ambiente.
Veniamo infine incontro ai costi cercando di volta in volta di trovare il finanziamento più adeguato, con un catalogo promosso e condiviso da Confcommercio Trentino.
Articolo a cura di Seac Cefor