Prosegue il nostro percorso in cui incontriamo le realtà associative del territorio con cui SEAC ha una stretta collaborazione da molti anni.
Incontriamo oggi Federico Barbierato, Direttore di Ascom Servizi Padova, nostra cliente storica, per parlare assieme a lui di quali sono le possibilità offerte dall’innovazione tecnologica in una realtà con un solido radicamento territoriale.
Ascom Servizi ha da anni consolidato la sua posizione
di riferimento nel settore, contando oggi su un fatturato annuo che supera i 6 milioni di euro, circa novanta collaboratori e una presenza sulla provincia, con nove sedi oltre a quella centrale.
Direttore, quali sono le sfide e i vantaggi di essere così presenti sul territorio?
“La presenza fisica sul territorio rappresenta un valore fondamentale per il nostro sistema, soprattutto in un settore come il nostro, in cui il contatto diretto e la conoscenza delle realtà locali fanno la differenza. Mantenere questa rete, però, è un impegno oneroso, sia in termini economici che organizzativi, soprattutto dopo il periodo post-Covid.
Per questo, accanto alla territorialità, abbiamo deciso di investire fortemente sull’innovazione tecnologica. Crediamo che il futuro del nostro settore non risieda solo nell’adempimento normativo, ma nella capacità di offrire una consulenza strategica e di valore. La tecnologia ci aiuta a rendere più efficienti le attività operative, permettendo ai nostri professionisti di concentrarsi sulla consulenza e sul supporto allo sviluppo d’impresa.
Questo percorso di trasformazione sta già dando i primi risultati, anche grazie all’inserimento di nuove figure professionali. Il nostro obiettivo è crescere e ampliare il raggio d’azione verso altri settori chiave, come i servizi e il turismo, che rappresentano pilastri fondamentali della nostra economia”.
Le imprese sono pronte a cogliere questa evoluzione verso la consulenza?
“Sì, e in molti casi è proprio il sistema economico a spingere in questa direzione. Il settore bancario, ad esempio, impone oggi alle imprese una gestione più strutturata, con analisi dei flussi finanziari, business plan dettagliati e strategie a medio-lungo termine. Le aziende si trovano quindi a dover cambiare approccio rispetto al passato.
Per supportarle, servono strumenti flessibili, innovativi e in grado di adattarsi alle nuove esigenze. Il nostro compito è proprio tradurre questi strumenti in soluzioni concrete sul territorio, aiutando le imprese a orientarsi in un contesto sempre più complesso e competitivo”.
In questo scenario, quanto conta la formazione?
“La formazione è cruciale. In un mercato sempre più veloce e competitivo, per distinguerci dobbiamo offrire qualcosa in più: competenze, visione strategica e capacità di guidare il cliente nelle sue scelte.
Certo, non è semplice in un contesto in cui le imprese sono spesso sotto pressione e cercano risposte rapide. Ma proprio per questo dobbiamo investire sulla cultura d’impresa, dedicando tempo ed energie alla formazione, sia interna che rivolta ai nostri clienti.
Non si tratta di un costo, ma di un investimento: chi oggi rinuncia a fornire una consulenza di valore rischia di restare indietro. Noi, invece, vogliamo essere protagonisti di questa evoluzione, continuando a offrire un supporto strategico che aiuti le aziende a crescere in un mercato in continua trasformazione”.